Mozioni contro l’aborto: anche a Modena qualcuno ha il coraggio di dire NO
Continuano le polemiche a seguito della mozione pro vita approvata a Verona lo scorso 4 ottobre.
Nella rossa Emilia-Romagna, dopo il consigliere Alessandro Balboni di Fratelli d’Italia di Ferrara (vedere qui), è la volta di Modena: a seguito delle polemiche scatenate dagli abortisti del PD e dei 5stelle, questa volta è una consigliere comunale della Lega a prender le difese dei bambini non ancora nati.
Il consigliere Luigia Santoro – già nota per le sue posizioni in difesa della famiglia naturale e contrarie ai sotterfugi con cui viene diffusa l’ideologia gender -, chiede che l’Amministrazione Comunale si impegni nel «proporre iniziative e politiche per il sostegno alla maternità e alla prevenzione delle condizioni che portano all’aborto» (il testo completo della mozione qui).
Per far capire a chi non vive in Emilia il coraggio di queste mozioni e il clima di terrore instaurato dal PD, basti segnalare che nessun massmedia locale ha dato spazio alla mozione di Modena.
Pertanto, se è probabile che a causa delle maggioranza PD (o più a sinistra) nessuna delle due mozioni emiliane sarà approvata, è però di conforto per le schiere dei pro life e pro family riscoprire che ci sono ancora partiti che intendono difendere la vita, la famiglia, la libertà di educazione e l’identità della nazione.
Occorre che ciascuno si batta secondo le sue possibilità, anche se il risultato è incerto, per tenere alto il vessillo della ragione e della libertà.
A chi ha poco tempo si raccomanda di aderire alla raccolta di firme contro l’aborto sottoscrivibile da qui: http://www.fattisentire.org/firmiamocontrolabortoiner/
Più sotto, per tutti, un articolo di approfondimento del “nostro” Timone