Rapporto 2018 sugli aborti in Emilia-Romagna: si continua a nascondere la crescente diffusione delle pillole abortive.
L’Emilia-Romagna si conferma la Regione di morte: aumento delle giovani (14-25 anni) che utilizzano pillole del giorno dopo: +39,6% rispetto al 2017.
Aumentato il numero degli Spazi Giovani e gli Spazi GIovani Adulti: sono i luoghi dove viene regalata la pillola abortiva alle donne tra i 26 e i 45 anni.
Occorre ribadire che si tratta di pillole potenzialmente abortive: un paper scientifico (del prof. A. F. Filardo, vice presidente dei ginecologi), ci aiuta capire.
Qui il rapporto 2018 sugli aborti dell’Emilia-Romagna: https://www.difenderelavita.org/db/20191015_Rapporto_IVG_2018_definitivo.pdf
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1. PILLOLA DEL GIORNO DOPO
Autori favorevoli alla contraccezione riguardo al LNG (Norlevo) affermano quanto segue:
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Effetto sugli spermatozoi: limitazione della mobilità e della capacità di fecondazione ed ispessimento del muco cervicale; ciò avviene troppo tardi perché possa avere effetto mediante la pillola del giorno dopo (mia nota: quando la coppia si rivolge al medico in genere è passata qualche ora dal rapporto sessuale per cui tutti gli spermatozoi che non sono riusciti ad entrare nelle cripte cervicali e sono rimasti in vagina sono già immobili o morti!).
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Inibizione dell’ovulazione, se si assume fino a tre giorni prima di questa.
Ostacola, anche, l’impianto in almeno un 50% dei casi, agendo sul corpo luteo (luteolisi), l’endometrio e la funzione delle tube (Rella, Walter: “Neue Erkenntnisse über die Wirkungsweise der ‘Pille danach”, Imago Hominis, 2008, tomo 15, fascicolo 2, pag. 121-12; Alegre Del Rey Emilio J, Fénix Caballero Silvia, Diaz Navarro Jorge, Rodriguez Martin Esteban Brevi relazioni post-fertilization effetto di levonorgestrel post coitale – European Journal Clinical Pharmacy, volume 17- numero 6, Novembre-Dicembre 2015).
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se ha avuto una gravidanza extrauterina (ectopica),
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o se ha avuto una infezione alle tube di Falloppio (salpingite),
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se ha una storia personale o familiare di fattori noti per rischio di trombosi (coaguli di sangue),
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o se soffre di una grave malattia digestiva che comprometta l’assorbimento di cibo e medicinali,
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o in caso di gravi problemi al fegato o grave malattia del piccolo intestino, come la malattia di Crohn.
3. È sconsigliata la somministrazione ripetuta di Norlevo entro uno stesso ciclo mestruale per la possibilità di alterazioni del ciclo.
Effetti collaterali comuni (che riguardano da 1 a 10 utilizzatrici su 100): – diarrea, – vomito, – mestruazioni dolorose.
In studi condotti nel Regno Unito (S. Girma, D. Paton, The impact of emergency birth control on teen pregnancy and STIs, in «J. Health Econ» Mar. 2011, 30 (2) 373-380) è stato evidenziato un incremento delle gravidanze e delle infezioni a trasmissione sessuale associato con l’accesso facilitato alla pillola del giorno dopo, l’esatto contrario dell’auspicio dei fautori italiani della sua diffusione.
5. LA PILLOLA DEI CINQUE GIORNI DOPO
Il principio attivo di ellaOne, l’ulipristal acetato (30mg), è un antiprogestinico di seconda generazione, che agisce – come il mifepristone (RU 486), MSRP di prima generazione – legandosi ai recettori ai quali normalmente si lega il progesterone ed inibendone così la sua azione a favore della gravidanza. EllaOne impedisce, quindi, tra l’altro, l’annidamento dell’embrione a causa delle significative modificazioni dell’endometrio, ecograficamente ed istologicamente dimostrate (Ricerca svolta dal National Institute of Child Health and Human Development di Bethesda e pubblicata nel febbraio 2009 su Fertility & Sterility), agendo come abortivo precoce.
Gli studi di Brache et al. e Stratton et al. del 2010, presentati dalla ditta produttrice per ottenere la licenza di commercializzazione, dimostrano con chiarezza il duplice effetto anti ovulatorio ed anti annidamento dello ulipristal acetato, eppure solo indirettamente è menzionato l’effetto anti annidamento dell’ellaOne (V. Brache, L. Cochon, C. Jesam, R. Malconado et A. Immediate pre-ovulatory administration of 30 mg ulipristal acetate significantly delays follicular roture, in “Hum Reprod” 2010 Jul. 25 (9) 2256-2263; Stratton, P. et al., Endometrial effects of a single earrly-luteal dose of the selective progesterone receptor modulator CDB-2914, in “Hum Reprod” 2010 Apr. 93 (6) 2035-2041; Stratton, P. et al. A single mid-follicolar dose of CDB-2914, a new antiprogestin, inhibits folliculogenesis and endometrial differentiation in normally cycling women in “Hum Reprod” 2000 May. 15 (5) 1092-1099)!
Nella tabella sono sinteticamente descritti gli effetti sull’inibizione dell’ovulazione e dell’annidamento dell’ellaOne a seconda del periodo del ciclo mestruale in cui viene assunta.
Alla voce Altri medicinali e ellaOne si può leggere: informi il farmacista, il medico o un altro operatore sanitario se sta assumendo o ha recentemente assunto qualsiasi altro medicinale, compresi quelli ottenuti senza prescrizione medica o medicinali di origine vegetale.
Effetti indesiderati più comuni (che possono riguardare fino a 1 persona su 10): – nausea, – dolore addominale (mal di pancia) o fastidio, – vomito; – mestruazioni dolorose, – dolore pelvico, – dolore al seno; – mal di testa, – capogiri, – sbalzi d’umore; – dolori muscolari, – mal di schiena, – stanchezza.
Effetti indesiderati non comuni (che possono riguardare fino a 1 persona su 100): – diarrea, bruciore di stomaco, flatulenza (gas intestinali), bocca secca; – sanguinamento vaginale insolito o irregolare, mestruazioni abbondanti/prolungate, sindrome premestruale; irritazione o perdite vaginali, calo o aumento della libido (desiderio sessuale); – vampate di calore, – alterazioni dell’appetito, disturbi emotivi, ansia, agitazione, difficoltà ad addormentarsi, sonnolenza, emicrania, disturbi visivi, – influenza, – acne, lesioni della pelle, prurito; – febbre, brividi, malessere.
Per altri rischi, in particolare nell’uso reiterato, non abbiamo fino ad ora notizie, ma il fatto che l’ulipristal acetato (5 mg), utilizzato nella terapia dei fibromi uterini, abbia creato gravissimi danni epatici in alcune utenti (Nota informativa importante concordata con EMA ed AIFA del 26 luglio 2018), e che questa sostanza appartenga alla stessa famiglia del mifepristone (RU 486), di cui sono riportati anche effetti letali, richiederebbe sicuramente una maggiore prudenza nella modalità di distribuzione, un documentato controllo per monitorare ed evitare l’uso reiterato ed ancor maggiore oculatezza e ponderatezza nell’utilizzo da parte di tutte le donne.
Vice Presidente AIGOC – Direttore Centro “Amore e Vita” Foligno