«Fallo come vuoi, ma fallo protetto!»; o, ancora: «L’unica scelta sbagliata è farlo senza!».
Sono questi alcuni degli slogan della campagna pubblicitaria della Coop ideata in occasione del lancio sul mercato della linea di preservativi “Fallo protetto“.
Pubblicità che, inutile dirlo, svilisce l’atto sessuale a un mero “esercizio fisico”, come direbbe la sessuologa belga Thérèse Hargot, e che non pone attenzione alle persone coinvolte: sono una coppia? Si tratta di un rapporto “occasionale”? Sono un uomo e una donna (sì, anche questo, perché ovviamente non poteva mancare lo spot con la coppia omosessuale)?
Tutto è lecito, nessuna possibilità è preclusa… a patto che si abbia il preservativo! (altro…)
Accompagnate dalla mamma. Oppure le vedi con lo sguardo basso nelle sale d’attesa, in fila per interrompere la gravidanza.
Il cellulare in una mano e lo smalto sbeccato sull’altra.
E hanno 15 anni, al massimo 16. Bambine che rischiano di avere bambini e che fanno sesso così, tanto per fare.