In un articolo di qualche tempo fa pubblicato da Sarah Terzo per LiveAction, è raccontata l’agghiacciante realtà delle cliniche abortive nei civilissimi Stati Uniti d’America.
Sotto gli occhi delle infermiere, un medico abortista si trova a confrontarsi con un’operazione “mal riuscita” su una donna al quinto mese di gravidanza.
Ma al quinto mese di gravidanza, un bambino nella pancia della mamma – sì, sei e rimarrai per sempre una mamma, anche se non lo vuoi – è già tutto formato, ha già sviluppato il senso del gusto e dell’udito.
E, se nasce al quinto mese, il bambino respira, prova dolore e piange (e se stai bene attento ti guarda mentre leggi questa frasetta e ti dice “perché, tu no invece?”)
Qui di seguito l’articolo in traduzione.