Catania: al Baby Pride travestiti leggono fiabe gender ai bambini… nei locali della Cgil!

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“Vogliamo tutto”, si legge nel volantino del Catania Pride che ha avuto luogo lo scorso 28 giugno. Tutto a partire dalle menti dei bimbi, che vanno plasmate secondo i dogmi del pensiero Lgbt, in una realtà che ormai ha calato i panni della “battaglia per la difesa dei diritti” e ha rivelato la sua vera natura: l’imposizione forzata, ad ogni costo delle proprie idee.

E così dopo il caso di Vladimir Luxuria che ospite della tv di Stato lava il cervello a dei bambini di otto anni raccontando “La favola dell’uccello”, ecco l’edizione catanese di quello che già è avvenuto un mese fa ad Alessandria: la lettura, contestuale alla manifestazione dei Gay Pride, di favole per piccini declinate in salsa gender.
Mattatori della giornata, due “avvenenti” drag queen, Sovranity (sic) ed Erys.

Complice della trovata, la Cgil catanese che ha offerto i locali della propria sezione in via Crociferi 40. Occuparsi della tutela dei lavoratori è troppo agé, bisogna rinnovarsi e accogliere le istante di uno zero virgola della popolazione che si è messo in testa di potere allungare le mani su qualsiasi cosa gli si pari davanti.

Le fiabe

E così, come riporta Meridionews, «un’elefantina grigia, un circense sensibile e un piccolo uovo confuso avranno il compito di superare gli stereotipi di genere».

Gli organizzatori non hanno dubbi: «Bisogna ribaltare gli stereotipi sin dalla prima infanzia: i bambini sono gli esseri più liberi ma imparano presto da noi adulti cose sbagliate» e a decidere quali sono quelle giuste, senza avere il minimo dubbio, sono quelli del Catania Pride.
E ancora, sugli argomenti delle fiabe: «Piccolo uovo, che riguarda la varietà delle famiglie, da quelle omogenitoriali a quelle con genitori single; Rosaconfetto, che mira a superare il cliché della donna fragile, mentre Ettore, l’uomo straordinariamente forte quello del maschio che non piange. È importante spiegare ai bambini che la forza dell’uomo non sta nei muscoli ma nella sua sensibilità».
Giustissimo: in due milioni e mezzo di anni di storia dell’umanità le civiltà sono state fondate e le guerre sono state combattute non con la forza degli uomini, ma con la “sensibilità”.

Giù le mani dai bambini

«Ma che problemi ha la sinistra con i bambini? La questione sta diventando preoccupante. Ultima trovata il “Baby Pride”: bambini portati ad ascoltare fiabe gender lette da travestiti. I bambini vanno tenuti fuori dalle battaglie ideologiche. Lasciategli vivere la loro infanzia in santa pace!», commenta la Meloni su Facebook.

Le fa eco il deputato di FdI Gemmato: «Non so quale sia la rotta del “modernismo a tutti i costi”, ma rivolgo un accorato appello: giù le mani dai bambini!».

Cristina Gauri
https://www.ilprimatonazionale.it/cronaca/catania-al-baby-pride-travestiti-leggono-fiabe-gender-ai-bambini-nei-locali-della-cgil-123225/

Questo articolo ha 6 commenti

  1. Bianca

    Schifosi!! Maledetti. Terroristi

    1. coscia patrizia

      Satana esiste e sa’che i bambini sono i prediletti di Dio per la loro innocenza e’per questo che si sta’attivando cosi’esplicitamente per trasformarli in piccoli aduti maliziosi…

  2. Michele

    Io riprooorrei il dibattito sulle devianze. E sulle deviazioni sessuali.
    Forse però troppo si dovrebbe spendere per il recupero

    E poi : andiamo alla radice delle
    Problematiche all’interno delle famiglie di origine di Lesbiche, Gay, Transessuali, bisessuali , Pansessuali, intersessualità, bohsesauali.

  3. anna

    sono robe da matti

  4. Fabio Piazza

    Non ci sono parole. Ci si attacca su ogni campo visto che il resto ormai è una battaglia persa.

  5. Lucio Airoldi

    Il 1968 ha aperto un “vaso di Pandora” sconosciuto da cui sono usciti divorzio, aborto, femminismo spregiudicato, gay e lesbiche e la ricerca della “libertà” assoluta, quel tipo di libertà dove tutto è possibile. Ormai si è dimenticato che la “mia libertà” finisce là dove inizia la “libertà del mio prossimo” , che i miei diritti finiscono dove iniziano i miei doveri. E il mondo intero va a rotoli. Il problema più grave per poter controbattere queste tendenze ci è stato dato (purtroppo) da una certa parte del Clero che si è macchiato, un po dappertutto, di quell’errore infamante che permette a queste persone di definire, per i bambini, “uomo nero” i nostri Sacerdoti, anche quelli più santi. Ricordiamoci però che là dove finiscono le speranze noi abbiamo ancora una grande risorsa : la Preghiera.

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