Suicidio assistito, l’obiezione di coscienza non reggerà

di Tommaso Scandroglio

La Corte Costituzionale ha pubblicato la sentenza sull’incostituzionalità di parte dell’articolo 580 del Codice penale. A determinate condizioni, l’aiuto al suicidio non è più penalmente perseguibile e quindi è stato stabilito un diritto soggettivo a ottenerlo. Eppure la Consulta ha riconosciuto l’obiezione di coscienza a favore dei medici (ma non della struttura ospedaliera), che però contraddice le premesse da cui sono partiti i giudici. Che si basano sulla legge sulle Dat, dove l’obiezione di coscienza non c’è. Ergo, è destinata a essere spazzata via dai disegni di legge all’esame del Parlamento, causando l’eutanasia anche della libertà dei medici.

Brevissima sintesi della recente vicenda giudiziaria che ha interessato il reato di aiuto al suicidio ex articolo 580 del Codice penale.
– Nel febbraio del 2017 il leader radicale Marco Cappato accompagna Dj Fabo in Svizzera e nella clinica Dignitas quest’ultimo trova la morte.
– Cappato si autodenuncia per il reato di aiuto al suicidio.
– Si apre un processo a suo carico che successivamente si arresta perché i giudici chiedono alla Corte Costituzionale di verificare la legittimità costituzionale dell’art. 580 cp.
– Nell’ottobre del 2018 la Consulta, con una ordinanza, chiede al Parlamento di legiferare in materia affinché il reato di aiuto al suicidio sia depenalizzato in alcuni casi.
– Passa quasi un anno, ma il Parlamento non vara nessuna legge al riguardo e così la palla, a settembre di quest’anno, ritorna alla Consulta, la quale in una nota indica le condizioni nel rispetto delle quali il suicidio assistito non ha più rilievo penale.

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Un nuovo caso di medico abortista pentito

Ex medico abortista: ho ucciso più persone di Ted Bundy*
(*il più noto serial killer americano)

Un altro medico abortista che ha capito la gravità di quanto faceva e racconta la sua testimonianza di “conversione pro-life” in giro per l’America. Come in un altro caso di cui vi abbiamo raccontato in precedenza anche per questa dottoressa, che nel video confessa di aver praticato tra i 500 e i 1.000 aborti, ha avuto un grande impatto la riflessione sul ruolo dei medici nazisti che, in spregio alla vocazione medica di salvare vite, uccidevano altri esseri umani. Se ne parla in questo articolo pubblicato su Lifesitesnews.

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Dittatura gender: l’omotransfobia è approdata in Parlamento

I parlamentari Cirinna e Zan, esponenti del PD porcaccione.

Proposta Zan, un nuovo ddl Scalfarotto

Come volevasi dimostrare: dopo l’approvazione in otto Regioni (ultima l’Emilia-Romagna)  le leggi regionali sull’omotransfobia diventano una vera legge nazionale: con tanto di reati e sanzioni.
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La Commissione Giustizia della Camera si è riunita lo scorso 24 ottobre per esaminare il testo della proposta di legge dell’onorevole Alessandro Zan (PD), voluta per contrastare l’«omotransfobia», come si può leggere nell’introduzione della proposta medesima.

Il provvedimento intende modificare in senso estensivo due articoli del Codice Penale: il primo, l’art. 604 bis cp, sanziona, tra le altre, quelle condotte volte a discriminare o a commettere atti di violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi; il secondo, l’art. 604 ter cp, prevede delle aggravanti per alcuni reati se commessi per finalità di discriminazione o di odio etnico, nazionale, razziale o religioso.
La proposta Zan vuole aggiungere come motivazioni degne di una risposta sanzionatoria dello Stato anche quelle legate all’orientamento sessuale, leggasi omosessualità, e all’«identità di genere», leggasi transessualità.

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La “cura” Trump funziona, 900 cliniche abortiste senza fondi

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La prima cosa da fare quando si vincono le elezioni? Togliere i fondi a chi favorisce una cultura opposta a quella del vincitore.
I social-comunisti lo han sempre fatto: è per questo che vincono. Ora lo sta facendo facendo Trump.
Quando capiremo che ogni contributo lasciato ad organizzazioni di sinistra produrrà meno voti per i partiti di centro-destra?
In Italia lo capiremo o continueremo ad aver paura di esser divisivi?

La cura Trump contro l’aborto funziona: sono ormai circa 900 le cliniche abortive, cui il governo americano ha tolto i fondi federali, grazie alle novità legislative recentemente introdotte in materia.

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I “paletti” per l’eutanasia? Bugia per l’autodistruzione

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Mentre il Parlamento italiano si prepara a legiferare secondo quanto deciso dalla Consulta, ossia che il suicidio assistito deve essere legale in certi casi, come la sofferenza fisica o psicologica intollerabile, il National Council on Disability (un’agenzia federale che fornisce consulenza al presidente e al Congresso americani) ha pubblicato un rapporto che dimostra come la morte di Stato non introduca una libertà di scelta ma invece spinga i malati ad uccidersi, precisando che i paletti legislativi non servono ad arginare la deriva.

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Molta contraccezione = molti aborti

Di fronte all’aumento di aborto e delle vendite di pillole abortive si pone una domanda: è davvero utile l’uso degli anticoncezionali?

In Svezia, nel solo 2018, sono stati uccisi nel grembo materno quasi 36.000 bambini, secondo le segnalazioni ufficiali raccolte dal National Board of Health. Una cifra, questa, che posta in relazione al numero di donne del Paese scandinavo in età compresa tra i 15 e i 44 anni significa un numero di 19 aborti ogni 1.000 donne.

Più della metà degli aborti – legali fino alla diciottesima settimana senza motivazione, con possibilità di arrivare fino alla ventiduesima settimana – è stata effettuata entro la settima settimana di gestazione e nel 93% dei casi si è ricorsi alla procedura farmacologica, con anche un aumento degli aborti effettuati a casa.

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Eutanasia: conto alla rovescia

Marco Cappato, tesoriere dell’Associazione radicale Luca Coscioni, nel 2017 aveva accompagnato Dj Fabo nella clinica svizzera Dignitas, clinica in cui aveva trovato la morte tramite la pratica del suicidio assistito.
I giudici avevano sollevato eccezione di incostituzionalità presso la Corte costituzionale in merito al reato di aiuto al suicidio ex art. 580 cp, spinti dall’intento di veder legittimata anche questa modalità eutanasica oltre a quelle già consentite dalla legge 219/2017.
La Corte nell’ottobre del 2018 aveva chiesto al Parlamento di modificare tale articolo entro il 24 settembre. Dopo quella data la Corte si sarebbe dovuta pronunciare sulla legittimità costituzionale della disciplina normativa varata dal Parlamento.

Illustriamo qui di seguito in modo assai sintetico il contenuto saliente di quei disegni di legge che, prima della caduta del Governo, erano all’esame di Camera o Senato e che più attenzione avevano ricevuto dalla politica affinchè il lettore comprenda da che parte tira il vento sui temi di fine vita in Parlamento.

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Emilia-Romagna: Aumentano gli aborti, ma si nasconde la verità

Rapporto 2018 sugli aborti in Emilia-Romagna: si continua a nascondere la crescente diffusione delle pillole abortive.

L’Emilia-Romagna si conferma la Regione di morte: aumento delle giovani (14-25 anni) che utilizzano pillole del giorno dopo: +39,6% rispetto al 2017.
Aumentato il numero degli Spazi Giovani e gli Spazi GIovani Adulti: sono i luoghi dove viene regalata la pillola abortiva alle donne tra i 26 e i 45 anni.

Occorre ribadire che si tratta di pillole potenzialmente abortive: un paper scientifico (del prof. A. F. Filardo, vice presidente dei ginecologi), ci aiuta capire.

Qui il rapporto 2018 sugli aborti dell’Emilia-Romagna: https://www.difenderelavita.org/db/20191015_Rapporto_IVG_2018_definitivo.pdf

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Scuola: no al crocifisso? Allora dateci la libertà d’educazione

Per chi ancora non lo avesse capito, in Italia l’orizzonte educativo che deve avere la scuola statale lo decide il ministro di turno. Forse è sempre stato così, probabilmente, ma oggi questo è diventato esplicito come non mai. Fino a livelli allarmanti. Meno male, vien da dire, chissà che non si arrivi finalmente a comprendere dove sta l’inghippo…

Pochi giorni fa è esplosa la vicenda dello sciopero per il clima, con la presa di posizione e conseguente circolare alle scuole del ministro Fioramonti, per chiedere ai dirigenti di considerare giustificata la partecipazione degli studenti alle manifestazioni “gretine”.

Subito dopo, a seguire, è riesplosa l’annosa questione del crocifisso in aula e si è scatenata ancora una volta una bagarre tra i sostenitori della scuola laica-laicista e quelli (confortati tra l’altro da diverse sentenze nazionali e internazionali) che vogliono il crocifisso esposto perché rappresenta i fondamenti della nostra storia e cultura.

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La musica dei giovanissimi: Porno-vendetta, droga fai-da-te, aggressioni sessuali verbali…

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di Marco Brusatti

Nello stesso tempo e nello stesso spazio, i giovanissimi ricevono indicazioni antitetiche su come vivere la vita da chi incontrano personalmente e da chi incontrano medialmente, senza che i primi si accorgano della dirompente importanza dei secondi nella formazione della persona.
«Ama il prossimo tuo, ma puoi vendicarti se ti fa un torto. Costruisci relazioni equilibrate e sane, ma per stare nel gruppo puoi prendere metanfetamine e fumare marijuana. Rispetta tutti, ma se ti va puoi insultare le donne. Custodisci il tuo corpo, ma se vuoi spogliati pure per avere dei like».
Non è l’inizio di un decalogo schizofrenico, ma il tipo di messaggi che i giovanissimi, financo i bambini,  ricevono ogni giorno da soggetti diversi: la prima parte da chi li educa a casa, a scuola, in parrocchia, mentre la seconda parte dai loro idoli musicali, che essi vedono, ascoltano, amano, seguono 24 ore al giorno nella solitudine degli smartphone.

Pare portare a queste conclusioni anche un sondaggio curato dall’associazione Hope tra gli 11enni presenti negli oratori estivi, i cui idoli musicali sono risultati Ozuna, Sfera Ebbasta, Capo Plaza, XXX Tentation, Elettra Lamborghini. Facciamo un viaggio tematico tra le produzioni di questi artisti.

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